Quando i bambini si approcciano per le prime volte al computer, non è raro sentirgli fare la domanda fatidica, quella temuta da ogni genitore, ovvero: "Papà, mamma mi togliete la modalità di restrizione dal computer?". Potete stare certi che tale richiesta - del tutto comprensibile per bambini di nove/dieci anni che provano un'intensa curiosità nei confronti di tutto quello che è proibito o cui non possono accedere facilmente - verrà espressa più e più volte, ma ogni volta la risposta dovrà essere la stessa, l'unica possibile: NO.
Ci sono infatti cose su cui i genitori non devono e non possono transigere, e una di queste è proprio la modalità di restrizione del computer, fondamentale per proteggere i più piccoli, preservandoli dai mille pericoli della rete internet. Di certo, da sola, non basta; i bambini vanno anche educati a un utilizzo corretto di questo strumento e soprattutto, di tanto in tanto, è sempre bene controllare l'accesso e i dati relativi alla navigazione. Purtroppo i dati non sono incoraggianti: stando a una recente indagine del Kaspersky Lab, infatti, il 33% dei genitori non solo non sa installare i sistemi di parental control, ma spesso ne ignora addirittura l'esistenza.
Nella vita quotidiana e familiare, ciò si traduce in un controllo blando e pieno di lacune sull'attività informatica dei più piccoli. Aumenta così il rischio che i bambini vengano esposti a contenuti inadatti perché violenti, sessualmente espliciti, discriminatori o scurrili, che non riescono a comprendere né a decodificare perché ancora non posseggono gli strumenti per farlo. Del resto, non occorre chissà quale competenza informatica per accedere a contenuti del genere: basta un click su YouTube, e da Peppa Pig si può finire a tutt'altro genere di contenuti.