Quando si è bambini si sogna di fare le professioni più disparate e quasi sempre, crescendo, si cambia idea diverse volte. Una volta grandi ci si ritrova molto spesso a fare un lavoro che non è quello sognato, perché le strade della vita ci portano dove mai avremmo pensato da bambini e da ragazzi. Una volta genitori ci ritroviamo però a chiedere ai nostri figli o a quelli di amici e parenti cosa vorrebbero fare una volta cresciuti. Perché ci viene spontaneo far loro una domanda simile? La risposta sta nel fatto che nel nostro inconscio cerchiamo di spronare quelli che saranno gli adulti di domani a coltivare le proprie passioni, cercando di non perdere per strada le mille possibilità che la vita offre loro. Sono moltissimi i bambini che a questa domanda, inizialmente, rispondono affermando di voler essere dottori, pompieri o agenti di polizia. Andando avanti con gli anni questi lavori vengono soppiantati da altre professioni o passioni e spesso li sentiamo dire di voler diventare attori, soubrette o di voler lavorare nel mondo della scienza o della carta stampata. Ma come porsi, una volta genitori, davanti ai sogni lavorativi dei nostri figli? Il consiglio è quello di crescerli con l'idea e la consapevolezza che realizzare i propri sogni è possibile. Così facendo si eviterà che una volta nell'età dell'adolescenza e poi in quella adulta siano già disillusi e convinti che l'unica cosa che conta è il denaro e diventare famosi, in qualsiasi modo. Senza dubbio è un compito difficile, ma è fondamentale riuscirci perchè è in gioco, un domani, la felicità stessa dei nostri figli.
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