Conciliare la propria attività lavorativa con la maternità non è certamente facile. Gli ultimi dati disponibili, relativi al 2019 e resi noti dall’Ispettorato nazionale del lavoro parlano di quasi 50 mila padri e madri, in grande maggioranza, che hanno presentato le loro dimissioni oppure hanno concordato una risoluzione di contratto.
Questo conferma come per molte donne sia difficile far convivere due attività come quelle di madre e di lavoratrice e questo in molti casi fa scegliere la rinuncia al lavoro pur di avere delle gravidanze e gestire la famiglia. Attualmente nel panorama lavorativo italiano una madre che vuole fare carriera deve affidare a terze persone buona parte delle attività familiari e di quelle legate alla crescita dei figli.
In molti casi le famiglie di madri lavoratrici si trovano anche di fronte a problemi di carattere economico, dovendo pagare le baby sitter, oppure l’asilo nido, oltre alle pulizie di casa. Per poter conciliare queste due attività si deve innanzi tutto pianificare la maternità con molta attenzione e preparare una organizzazione che tenga conto sia del tempo che dei costi necessari per accudire un figlio.
Un altro punto molto importante è anche quello relativo alla possibilità o meno di poter usufruire dell’aiuto dei nonni. Le variabili in campo sono molte, ma non si possono certamente prendere in considerazione tutte, per cui si deve affrontare questo momento con grande serenità.