Le statistiche parlano chiaro: almeno un bambino su 5 soffre di
timidezza e, in alcuni casi, mantiene anche in età adulta questa
difficoltà a rapportarsi con gli altri. Come fare, allora, per aiutare i piccoli a superare questa inibizione alla socializzazione?
I genitori possono sicuramente essere di grande aiuto cercando, in primo luogo, di non sottolineare ed evidenziare mai la timidezza del figlio in sua presenza e cercando di accettarlo così com'è senza spingerlo a rapportarsi in modo disinvolto. Il
disagio del bambino deve essere compreso, il piccolo ha bisogno delle vostre rassicurazioni per acquistare maggior
fiducia in se stesso e, di conseguenza, riuscire a interagire con le altre persone. Quando ne avete l'occasione, incoraggiatelo e sostenetelo, cercando di
creare momenti di incontro con gli altri bambini e aiutandolo, durante il primo approccio, a rompere il ghiaccio. Selezionate gli amici meno aggressivi e competitivi in modo da creare un gruppetto di bambini adatto alle esigenze di vostro figlio. I piccoli si supporteranno l'un l'altro e, nel contempo, rafforzeranno le loro
abilità sociali. E' buona norma anche cercare di preparare il bambino timido ad affrontare nuove situazioni come, per esempio,
l'inserimento all'asilo o il primo giorno di scuola. Magari accompagnatelo con un po' di anticipo per fargli prendere confidenza sia con l'ambiente sia con i compagni. Attenzione però a mettere in pratica tutto questo senza eccessive invadenze e senza diventare una mamma chioccia perché, la
protezione eccessiva, potrebbe avere l'effetto opposto. Quindi cercate di intervenire solo quando è veramente necessario e se vedete il piccolo in difficoltà, altrimenti lasciate che tenti di cavarsela da solo.