Sembra che finalmente le abitudini, per quel che riguarda il modo in cui i bambini raggiungo la scuola, stiano mutando. Secondo quanto appurato dall'Istat è infatti in costante aumento il numero dei
bambini che si recano all'asilo o a scuola a piedi: inutile dire che tale scelta, che parte dai genitori, porta dei vantaggi non solo alla salute dei bambini, ma risultano avere un impatto positivo anche sull'ambiente, visto il
mancato utilizzo dell'autovettura. I dati pubblicati dall'Istat hanno certificato che più di un terzo dei bambini, con punte del 40% tra i ragazzini di età compresa tra gli 11 e i 13 anni si recano negli istituti scolastici a piedi. Il trend è in crescita, visto che rispetto all'anno scorso l'aumento è stato di alcuni punti percentuali: nel 2012 era stato infatti poco meno del 30% dei giovani a
scegliere di andare a piedi a scuola. Un dato che però risulta in controtendenza è proprio quello dei genitori: infatti questi ultimi, se da un lato
spingono i figli ad andare a scuola a piedi, dall'altro non si comportano allo stesso modo. Risulta infatti che poco meno del 90% si reca al lavoro utilizzando un mezzo motorizzato, mezzo che nel 70% dei casi è costituito dalla propria autovettura. Tornando ai ragazzi, da un punto di
vista geografico l'Istat ha svelato come l'abitudine di camminare per recarsi a scuola o in ateneo sia più diffusa dal Lazio in giù. Gli esperti tuttavia hanno ribadito come questi risultati, seppur ottimi, debbano essere migliorati, ricordando come camminare sia fondamentale per prevenire l'insorgere di patologie cardiache o legate al metabolismo, come ad esempio
l'obesità, uno dei mali delle società del Vecchio Continente.