Molte mamme si domandano quale sia il momento giusto per iniziare il delicato percorso dello
svezzamento. Secondo le linee guida della maggior parte dei pediatri, l’
introduzione di cibi semi solidi deve avvenire non prima della 17° settimana e non oltre la 26°, per evitare che il bimbo sia esposto a un maggior rischio di intolleranze e allergie alimentari. Tra i quattro e i sei mesi si scoprono nuovi gusti e consistenze. Lo svezzamento avviene in maniera graduale, introducendo un alimento per volta e, verificando che nei giorni successivi non si manifestino arrossamenti o intolleranze. Si inizia con uno o due cucchiai di frutta passata o omogeneizzata, preferibilmente mela o pera. Il passo seguente è rappresentato dalla sua
prima pappa, niente di elaborato ma semplici alimenti quali: brodo vegetale di carote, zucchine e fagiolini con crema di riso, mais o tapioca (tutti privi di glutine), poi semolino o multicereali. Tra i sei e i dieci mesi la pappa diventa sempre più ricca. Oltre al brodo vegetale e alla crema di cereali la dieta si arricchirà della carne e del pesce. Si inizia con una dose quotidiana di circa 20 grammi di liofilizzati di carne o
omogeneizzati di carne magra quale pollo, tacchino, vitello e si prosegue con la scoperta del pesce: merluzzo, spigola o sogliola. Ai nove mesi è arrivato il momento di aggiungere al paniere alimentare, yogurt, verdure crude, pane, riso e pastina. Dodici mesi, il b
imbo mangia praticamente tutto. Unica avvertenza: aspettiamo ancora un po' a somministrargli il latte vaccino, ricco di proteine e sodio ma povero di ferro e vitamine.