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Calo serotonina, cosa succede in gravidanza?

 
Durante la gravidanza si verificano oscillazioni ormonali e variazioni di diverso tipo nel corpo e nella psiche della donna. Tra i cambiamenti che intervengono nei nove mesi di gestazione può esserci anche un fisiologico calo della serotonina. Questo neurotrasmettitore, rilasciato dal sistema nervoso centrale, influenza la vita quotidiana in vari modi, non solo l'umore. La serotonina regola il ritmo sonno/veglia, incide sul controllo dello stimolo dell'appetito e di quello sessuale, condiziona le relazioni sociali, stabilizza la pressione arteriosa. Nel momento in cui si verifica un calo di serotonina nell'organismo (e durante la gravidanza questo accade fisiologicamente), il soggetto è predisposto a consumare alcuni alimenti piuttosto che altri, e a livello comportamentale dimostra stati ansiosi e una maggiore aggressività. Non è un caso, appunto, che la serotonina sia chiamata anche "l'ormone del buonumore". La produzione di serotonina nella donna incinta può essere stimolata attraverso il consumo regolare di alimenti come il cioccolato fondente, la zucca, il latte caldo, i frutti di bosco, le patate, o anche mediante esposizione alla luce del sole ed una blanda attività fisica. Se i livelli bassi di serotonina persistono anche dopo il parto, aumentano le probabilità che la donna possa essere colpita da depressione post-partum e cali di umore dopo aver dato alla luce il bimbo. Durante la gravidanza, quindi, è consigliabile tenere sotto controllo il livello di questo importante neurotrasmettitore, cercando però di vivere questa esperienza delicata e particolare nel modo più sereno possibile.
 
 
 
 

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