Tutti i bambini fanno i
capricci, ma è importante non sottovalutare mai nulla, perché in alcuni casi possono essere la
manifestazione esteriore di un disagio, in particolare se cominciano ad interferire nella normale vita quotidiana e nelle relazioni. Iniziamo a tranquillizzare le mamme: ogni bambino passa attraverso periodi di
comportamento scorretto e ribelle. Lo sviluppo normale richiede che si passi attraverso stadi come questo per consentire loro di trovare la propria identità e indipendenza dalle figure genitoriali.
Litigare con i genitori o gli insegnanti, piangere e urlare, rifiutarsi di obbedire sono spesso scorciatoie che scelgono quando non hanno le parole per spiegare quello che provano. Quando i bambini cominciano a mettere in atto azioni che rappresentano un rischio per il loro
benessere fisico ed emotivo, occorre intervenire immediatamente per arginare e risolvere il problema. I bambini e le bambine esprimono la loro insoddisfazione e frustrazione in modo diverso. Le bimbe, in generale, sono più dirette e tendono a sfogarsi con il pianto, mentre i maschietti si chiudono maggiormente in se stessi. Un altro sentimento con il quale vi dovrete confrontare è la loro rabbia, che può insorgere per i motivi più disparati. C'è una differenza sostanziale tra
sentimenti di ira e gli
atti di nervosismo. I primi devono essere identificati ed espressi, mentre gli altri è meglio che vengano limitati e reindirizzati. Insegnare la gestione sana della rabbia aiuterà i vostri figli a gestire al meglio la loro aggressività. Imparate a verbalizzare le loro azioni e i loro sentimenti, e invitateli a fare lo stesso. L'autoconoscenza è il primo passo per rendere adattivo il sistema emozionale. Come? con la
comunicazione aperta, tanto amore e una buona dose di pazienza, ma sono doti che sicuramente non vi mancano.