Il feto rimane nel ventre materno per nove lunghi mesi durante i quali riesce a percepire solo alcune cose del mondo esterno. Per prima cosa impara a riconoscere il battito del cuore della mamma che lo culla e lo conforta in continuazione e una volta nato si tranquillizzerà appena verrà appoggiato sul petto della madre riconoscendo proprio il ritmo cardiaco. Il piccolo inizia ad assaporare i cibi che la mamma introduce nell’organismo durante tutta la gestazione. Se si assumono alimenti particolarmente speziati come ad esempio quelli profumati con il curry, le molecole di questi aromi arrivano direttamente al feto e stimolano le sue papille gustative che si sviluppano già a partire dalla ventesima settimana di gestazione. Possono percepire le voci acute e se un fratellino o una sorellina più grandicelli gli parlano spesso è molto probabile che alla sua nascita riconosca subito la loro voce squillante avendone memorizzato le frequenze già nel pancione. I bambini nell’utero percepiscono nettamente le emozioni della madre. Se ad esempio si è nervose, irritate o arrabbiate il piccolo riesce a capirlo attraverso le quantità di adrenalina che gli vengono passate attraverso la placenta. Però appena la madre torna ad essere serena e tranquilla il feto si rilassa e dimentica in un istante tutto il malumore percepito rasserenandosi. Infine i bambini possono percepire il tocco delle dita sul pancione date con decisione ma ovviamente senza eccedere nel dosare la forza. Riescono a percepirle quasi come se fossero delle piccole scosse di terremoto e soprattutto negli ultimi mesi di gravidanza è probabile che il bambino incuriosito dal sussulto tocchi proprio il punto esatto che avete percosso lievemente.