È vero, lo scrivono su tutte le più famose riviste, ne parlano nei siti, nei forum dedicati alle mamme, a volte se si ha la fortuna di avere un medico paziente ed attento, anche lui ti spiega e ti consiglia su quello che verrà. Dovremmo quindi essere preparate ad affrontare al meglio questo "fantastico stravolgimento della nostra vita" Eppure non lo si è mai abbastanza. Non sempre, per fortuna, bisogna fare i conti con una vera e propria
depressione post partum o più dolcemente chiamata
baby blues, ma in un modo o nell'altro ci ritroviamo catapultate in una realtà completamente nuova e perdiamo la nostra identità. C'è chi l'identità la perde nei primi mesi, quando si ritrova tra le braccia un piccolo
fagottino urlante che d' improvviso ti
costringe ad una reclusione forzata. Chi la perde,cadendo in
depressione, quando guardandosi allo specchio, si accorge di avere i capelli troppo lunghi, le unghie troppo corte,
la pancia ancora gonfia. Chi, dopo notti insonni passate ad
allattare e consolare il
fagottino urlante, non ha più la lucidità per affrontare i piccoli problemi quotidiani. La perde chi dopo una vita di relazioni sociali e lavorative più o meno piacevoli, si ritrova a parlare unicamente di pannolini, ciucci e tettarelle al parchetto sotto casa. E allora che fare? Al bando
depressione e
baby blues! A ritmo di samba bisogna raccontarsi, confrontarsi, parlare senza timori e pudori, condividere le proprie esperienze con altre mamme . È così che si scoprono interessanti verità , consigli , similitudini e ci si accorge che la nostra identità la ritroviamo, o meglio, la modifichiamo,la adattiamo alle nuove esigenze, alla nuova vita diversamente migliore!