Oggi tutte le future mamme sanno quanto sia importante il progesterone sia per restare incinte, sia, una volta concepito, per portare avanti una gravidanza ottimale: questo
ormone femminile, infatti, si rivela particolarmente
utile anche nei nove mesi d’attesa, favorendo la salute sia della mamma che del bambino. Non tutti però sanno che grazie a una
dieta corretta e mirata, ricca di alcuni cibi, è possibile incrementare i valori di progesterone nel sangue.
Non occorre cambiare radicalmente le proprie abitudini alimentari, né stravolgere in alcun modo i propri
gusti o le preferenze a tavola: è sufficiente aumentare il consumo di alcuni cibi e modificare qualche abitudine, attuando una serie di
piccoli accorgimenti in grado di fare la differenza. Oltre ad assumere
integratori appositamente formulati per incrementare le quantità di progesterone nel sangue – ovviamente sotto il diretto controllo del proprio medico
ginecologo – nei giorni dell’ovulazione è
consigliabile seguire un’alimentazione particolarmente ricca di cibi che contengono vitamine del gruppo B, soprattutto la
vitamina B6 e lo
zinco, che incentiva la produzione del progesterone da parte dell’organismo, incrementandola. Non solo: molto utile è anche la
vitamina C, il cui apporto è decisivo per la produzione di questo ormone. Gli alimenti più gettonati, da consumare diverse volte al giorno, tutti i giorni, sono
arance, banane, spinaci, kiwi, patate, legumi, cereali integrali (laddove è possibile, è preferibile sostituire i farinacei bianchi con quelli integrali),
mandorle, noci, spinaci, pollo, carni rosse magre e non da ultimo cioccolato fondente, che oltre a contenere lo zinco contiene anche il magnesio, utilissimo per contrastare
la sindrome premestruale, la
stanchezza e
l’irritabilità legata tanto al ciclo mestruale quanto al cambio di stagione.