L'arrivo di un bambino assorbe i genitori in un vortice di emozioni, le più chiacchierate, descritte e raccontate sono quelle delle mamme, ma anche per i papà la nascita di un figlio può portare ansie e paure. Di recente, il diventare papà e le emozioni che ciò comporta, sono diventati oggetto di studio di psicologi e oggetto di discussione su blog e forum. La mamma che vive la maternità già nei mesi precedenti al parto, impara a convivere con il bambino già quanto questi è nel suo ventre, quindi in maniera graduale. Al contrario per un papà questa nuova esperienza avviene quasi di punto in bianco, e spesso ci vuole un pochino ad abituarsi. La paura di molti uomini di diventare padre è costituita dal fatto che essi vedono la nascita di un figlio come un rallentamento alla propria carriera professionale, in quanto da quel momento il lavoro sarà al meno in parte sacrificato per la crescita del figlio. Anche il tempo libero non sarà da dedicare esclusivamente a se stessi. La principale paura dell'uomo è quindi quella di perdere quell'equilibrio ottenuto negli anni precedenti. Un'altra paura che caratterizza i neo papà è quella di sentirsi, almeno inizialmente, un po' esclusi da questo rapporto mamma-figlio, già consolidato durante la gravidanza. E' importante quindi che le mamme tentino di coinvolgere i papà il più possibile e da subito in tutte le attività che riguardano il bambino, come ad esempio l'allattamento e il cambio dei pannolini. Poi saranno gli stessi padri a rendersi conto che a rispondere alle paure, alle ansie e al tempo dedicato alla crescita del bambino, ci saranno una serie di emozioni come gioia, orgoglio e un senso di pienezza in grado di rendere la paternità una delle cose più belle della loro vita.