Sul tema dei
castighi esistono correnti d'opinioni molto diverse. Alcuni dicono che le
punizioni rappresentano un'attacco all'
autostima del bambino, mentre altri affermano che senza castighi il figlio crescerà viziato e ribelle. Chi ha ragione? La verità, dice un proverbio antico, sta sempre nel mezzo. E anche in questo caso possiamo affermare che è così. È verissimo che il castigo rappresenta un metodo educativo efficace, che mira a
modificare l'atteggiamento sbagliato di qualcuno. Ma è verissimo pure il fatto, che se il castigo non è misurato può essere deleterio per l'autostima del bambino. Come dare un castigo I castighi possono essere di tue tipi: fisici (sberle, sculacciate...) e morali (privazione di qualcosa di gradito al bambino, reclusione nella stanza, divieto di giocare...). I primi sono vissuti molto negativamente dal bambino, in quanto ledono la sua autostima e lo fanno sentire vittima di un gesto ingiusto dovuto alla sua posizione di debolezza nei confronti del genitore. Per questo motivo dovrebbero essere attuati solo ed esclusivamente quando già si è tentato di
correggere l'atteggiamento sbagliato in altri modi, ma il bambino non ha proprio intenzione di ascoltare. Se è possibile, andrebbero evitati del tutto. I castighi morali invece sono più educativi, a meno che non vengano usati per punire il bambino per ogni sciocchezza. Il modo migliore di utilizzare i castighi come mezzo educativo è quello di spiegare in anticipo al bambino a cosa va incontro se assume un determinato comportamento e poi mantenere la promessa fatta nel caso non tenga conto dell'avvertimento. In questo modo
il genitore assume credibilità, perché quello che promette mantiene, e il figlio impara ad ascoltare ciò che gli viene detto. Inoltre non bisogna mai dimenticare di lodare i figli tutte le volte che fanno qualcosa di buono. Il castigo non influirà negativamente sull'autostima del bambino se dato nella giusta misura. Ad esempio, va bene togliere la TV per un giorno se non
svolge i compiti scolastici, ma non andrebbe bene toglierla per un mese. I castighi dunque fanno bene se saputi usare correttamente e fanno male quando se ne abusa.