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Episiotomia, utilità e cure

 
L'episiotomia, e cioè il taglio del perineo, viene praticata durante l'ultima fase del parto per facilitare la nascita del piccolo. Si tratta di un intervento chirurgico di minima entità che consiste in una piccola incisione laterale o verticale che va dalla parte terminale della vagina in direzione della natica. Il ginecologo si serve normalmente dell'episiotomia per evitare di dover ricorrere al forcipe, alla ventosa o alla manovra di Kristeller e per prevenire lacerazioni scomposte e gravi della zona perineale. Trattandosi comunque di un operazione chirurgica, se pur molto poco invasiva, necessita in ogni caso di qualche accorgimento per ridurre il dolore della ferita nei giorni immediatamente successivi al parto. Per esempio utilizzare una ciambella quando ci si siede attutisce l'eventuale sofferenza. Per accelerare la cicatrizzazione bisogna mantenere la zona il più asciutta possibile sostituendo con frequenza l'assorbente. Dopo aver sentito il parere del medico è possibile utilizzare prodotti per l'igiene intima specifici e ad azione disinfettante, come l'eosina. Al momento di asciugarsi evitate di strofinare o tamponare la parte con l'asciugamano e ricorrete invece all'aiuto di un asciugacapelli, indirizzando il getto d'aria tiepido e a velocità minima in direzione della cicatrice. La normalità viene facilmente recuperata nell'arco di un mese anche se, riprendendo l'attività sessuale, si può ancora avvertire un po' di fastidio e di dolore in corrispondenza della ferita. I tessuti, infatti, risultano ancora poco elastici e questo può dar luogo anche a qualche lieve e transitorio episodio di incontinenza urinaria. Qualche esercizio di ginnastica per i muscoli del perineo riporterà tutto nella norma.
 
 
 
 

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