Secondo nipotino, anzi nipotina (come zia, preciso!) e secondo Battesimo e mia cognata detta ancora volta legge in nome di una -cosa- ritenuta "bon ton": -
pranzo o grande rinfresco con numero "alto" di parenti, amici, conoscenti, amici, -chissà
quale regalo chiedere... -ah,no, attenzione:
la festa è di lei, "lui" deve stare indietro perchè la Festa non è sua. !!!
Il -lui- in questione è l'altro figlio, di ben 3 anni più vecchio che qualcosa delle sue "leggi" deve avere sentito perchè la guarda con uno sguardo che sembra dire: "Ehi, ci sono anch'io e sono il
FRATELLO!" Sguardi altrettanto chiari da parte mia che facendomi forza, taccio, ma credo che le mie idee si intuiscano lo stesso...
l'atmosfera diventa glaciale quando nella discussione si inseriscono i nonni e alla fine il papà.
Per fortuna il parroco della nostra Chiesa non solo è un ottimo prete ma è soprattutto -uomo di buon senso- e di pronto intuito: non ci vuole molto a fargli capire la situazione e... con rapido colpo da vero stratega, la capovolge.
Prende il "lui" per mano, gli chiede consiglio sulla disposizione delle sedie e soprattutto gli chiede di prenderne una per Lui che sarà al centro della cerimonia con la sorellina. Lo sguardo del Lui parla da solo: sprizza gioia e lancia un grosso sospiro di soddisfazione, come se fino a quel momento avesse trattenuto il fiato per la delusione. Stringe la mano del parroco e non la vuole mollare, la lascia solo quando quest'ultimo gli chiede per prova di prendere in braccio la piccola... Ecco, ci vuol poco
per rovinare un'atmosfera e ci vuole altrettanto poco
per ristabilire armonia e serenità, ricordando che le apparenze, i regali, gli invitati in una cerimonia come il Battesimo, ma anche la Comunione o la Cresima non contano nulla: quello che importa è solo l'amore e la capacità di non sollevare polemiche a vuoto che possono servire solo a creare una frattura tra fratello e sorella, tra
bambino e famiglia
, sollevando le premesse di una gelosia cocente che sarà poi difficile da cancellare.