La gravidanza procede per il meglio ma
le gambe sono gonfie. Perché? Quasi sempre il disturbo è imputabile a una
stasi venosa, in pratica un rallentamento del
flusso del sangue nella zona periferica del corpo quella, appunto, delle gambe. Entro certi limiti è normale che
durante la gestazione il ritorno venoso sia più difficoltoso del solito. Anche
gli ormoni giocano un ruolo importante nel caso del
gonfiore agli arti inferiori. Estrogeni e progesterone, infatti, agiscono anche sulle vene, rilassandone le pareti, sfiancandole e andando ad aggiungersi alla
difficoltà circolatoria già evidenziata. A tutto questo, come se non bastasse, si aggiungono gli inevitabili fattori meccanici.
A partire dal quarto mese di gravidanza la crescita dell'utero e il pancione, che inizia a farsi ingombrante, ostacolano ancora di più la circolazione sanguigna, comprimono le vene del bacino, rallentano il
ritorno venoso ed ecco che, come inevitabile risultato di tutto questo, compare il
gonfiore alle gambe. Cosa fare per contrastare questo disturbo? Dormire con le
gambe rialzate rimane sempre una buona soluzione, ma ricordate di alzare le gambe anche quando siete sedute in poltrona, utilizzando magari un tavolino o un appoggiapiedi. La regola aurea è comunque quella di
fare moto ma senza sforzi eccessivi: una camminata quotidiana di un'oretta oppure il nuoto o l'acquagym sono perfetti per dare maggiore tonicità alle vene e per favorire la circolazione sanguigna. Utilizzare le
calze elastiche durante la gravidanza previene e contrasta il gonfiore delle gambe perché, grazie a una compressione graduata che decresce dalla caviglia fino alla coscia, stimolano il flusso del sangue. In commercio se ne trovano modelli specifici per mamme in attesa.