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I bambini e la televisione: i consigli della psicologa

 
Spesso i genitori si trovano a confrontarsi con i propri figli che desiderano sempre guardare i cartoni animati o altri programmi in televisione. Quanto tempo si possono lasciare i bambini dinnanzi allo schermo senza che questa abitudine possa diventare dannosa per la loro salute fisica e psicologica? La psicologa Francesca Santarelli ha cercando di dare un’esauriente risposa a questo spinoso quesito. La televisione è un’efficace babysitter che intrattiene i bambini mentre in casa gli adulti si dedicano allo svolgimento di numerose mansioni. Spesso prima di diventare genitori ci si promette di dedicare più tempo possibile ai propri figli ma a volte gli impegni quotidiani strappano inevitabilmente tempo prezioso dal rapporto bambini-genitori e non si resiste alla tentazione di farli star bravi accendendogli la televisione. I bambini, soprattutto quelli piccoli, hanno però bisogno di molte attenzioni e per poter sviluppare al meglio il loro potenziale intellettivo devono giocare sia con gli adulti che con i coetanei. La televisione toglie loro l’interazione con gli altri. Lo schermo fa diventare i bambini passivi. Fino ai due anni è consigliabile non lasciare mai soli i piccoli dinnanzi ai cartoni animati se non per qualche minuto al giorno. Dopo il compimento dei due anni di vita, si può concedere ai bambini di guardare per un periodo un po’ più prolungato la televisione ma bisogna scegliere con cura i cartoni animati e i programmi che potranno vedere. È sempre meglio comunque guardare la televisione assieme a loro: in questo modo potranno esprimere le loro emozioni provate in quel momento e interagire così con gli adulti invece di guardare passivamente immagine dopo immagine.
 
 
 
 

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