Non esiste bambino che non cada vittima dell'
ansia da separazione. I primi sintomi fanno la loro inevitabile comparsa intorno all'ottavo mese di vita e si manifestano attraverso una
difficoltà a prendere sonno accompagnata da
risvegli notturni frequenti, una maggiore irrequietezza e, soprattutto, un vero stato di disperazione non appena la mamma scompare dalla vista, anche solo per andare in un'altra stanza. A seconda del
carattere del piccolo, del suo livello di sicurezza e della capacità di rassicurazione data dalla madre, l'ansia da separazione può manifestarsi a livelli più o meno intensi. Un comportamento materno equilibrato deve oscillare tra continue
manifestazioni di affetto e serena imperturbabilità di fronte al
disagio del piccolo. Il bambino deve capire che la mamma non è né turbata, né colpevolizzata, né tantomeno irritata per il suo comportamento. Insomma, dovete mostrarvi di una calma olimpica! Normalmente l'ansia da separazione si manifesta esclusivamente nei confronti della madre, a meno che un papà molto premuroso non si sia preso cura a lungo del proprio bambino fin dai suoi primi istanti di vita. In ogni caso anche i papà devono seguire le medesime
regole di comportamento: affetto e serenità. Date al piccolo un orsacchiotto di peluche, un pupazzo, una maglietta con l'odore dei genitori o una copertina, proprio come quella di Linus, svolgono degnamente la funzione di
sostituti genitoriali. Normalmente questo banale accorgimento esercita sui bambini una funzione profondamente rassicurante e consolatoria. Il piccolo li stringerà tra le braccia, non se ne separerà mai e tornerà ad essere tranquillo e sereno anche in vostra assenza. Nel frattempo state sereni anche voi: il vostro bambino non è infelice, sta solo attraversando un inevitabile passaggio di crescita.