L’
apprendimento del bambino si sviluppa costantemente fin dai primi giorni di vita, ma va incoraggiato con amore e sostegno, in quanto la
personalità dei piccoli individui viene plasmata sia dall’esperienza personale sia dall’atteggiamento degli altri nei suoi confronti. Le mani dei genitori non devono sostituirsi alle sue. Fin dai due anni di età il bambino va stimolato ad
attuare delle scelte, ad esempio dal colore di un vestito in un negozio alle pietanze del menu al ristorante: solo così sarà un giorno un
adulto consapevole. Prendere le decisioni al suo posto ne ostacola i progressi, dobbiamo trattarlo sempre come un individuo con desideri e opinioni proprie. Verso i tre anni il bambino può mangiare senza essere imboccato e deve imparare a lavarsi, a vestirsi e ad
allacciarsi le scarpe da solo; a questa età può anche cominciare a tagliare la carta con forbici dalla punta arrotondata. Non scherniamolo quando sbaglia, anzi, incoraggiamolo sempre a farcela da solo. Quando arriva all’
età scolare portiamo il nostro bambino a fare la spesa al supermercato e chiediamogli, sempre con gentilezza, mai con imposizione, d
i rifarsi il letto da solo e di aiutarci in piccoli compiti come
apparecchiare la tavola e sistemare il giardino.
Il bambino deve fare i compiti da solo, con la presenza di un adulto in casa che intervenga soltanto se richiesto. Non pretendiamo che porti a termine le consegne della maestra con velocità, e se dimostra un qualsiasi interesse per il tempo libero, anche lontano dai nostri occhi,
sosteniamolo sempre. Verso i sette anni possiamo cominciare a
dare al nostro bambino una paghetta settimanale cosicché impari ad amministrare le sue piccole spese, lasciando che la gestisca in maniera completamente autonoma. Durante la
crescita tutto è progresso, nel cuore, nello spirito e nell’intelligenza: se riusciamo a comunicare al bambino la fiducia che riponiamo in lui, tutte le fasi del suo apprendimento saranno appaganti per lui e per noi.