In molte famiglie esiste l'abitudine dei genitori di aiutare i
propri figli nel fare i compiti e la cosa risulta molto
proficua perchè, con un appoggio, i bambini riescono ad essere attenti e diligenti senza distrarsi. La tv, i giochi elettronici, per alcuni anche il telefonino, costituiscono delle
distrazioni forti che impediscono di studiare o ne rinviano sempre il momento, per tale ragione i genitori, in particolare le mamme, intervengono in aiuto offrendosi per coadiuvarli nello studio. In alcuni casi l'aiuto non si limita a semplici suggerimenti o correzione dei compiti ma consiste proprio nel farli di sana pianta e i genitori, che cadono in questa trappola, innescano un meccanismo assolutamente deleterio per
i bambini che tenderanno a studiare sempre meno, dedicandosi ad altre attività, compromettendo irreparabilmente il loro rendimento scolastico. Nonostante la tentazione di aiutare i propri bambini nello studio sia sempre forte, è bene che i genitori riflettano bene sulle modalità di attuazione di tali aiuti.
E' fondamentale che si mantengano le distanze nello svolgimento dei lavori, i bambini eseguono, seppur con le indicazioni e i
consigli, e i genitori verificano tutto quanto svolto, per accertarsi che sia fatto bene. Le travalicazioni non devono essere ammesse perchè potrebbero essere controproducenti per il
futuro scolastico dei figli e sono dunque da evitare fermamente, facendo loro capire l'importanza di impegnarsi nello studio. Per organizzare felicemente le
sedute di studio è necessario porre delle limitazioni che possano
indicare i limiti di aiuto che i bambini potranno ricevere, sì da renderli perfettamente autonomi e ciò si rileverà utile anche nelle giornate in cui, per impegni vari, i genitori non saranno presenti.