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I tablet nelle scuole sostituiranno gli esercizi di scrittura?

 
Da qualche tempo a questa parte si rincorrono le notizie che annunciano il sempre più vicino avvicinarsi dell'abolizione della scrittura a mano, nelle scuole, per sostituirla con i tablet. Sperando vivamente che si tratti di una bufala o più semplicemente di una provocazione, una notizia del genere non può che destare preoccupazione nelle mamme. L'attività di scrittura, fin dalla tenera età del bambino, consente di potere sviluppare al meglio le sue qualità cognitive e l'esercizio favorisce, inoltre, la memorizzazione, facendone uno strumento insostituibile per arricchire le funzioni intellettive. La scuola, in primis, dovrebbe impedire la sostituzione di una materia così importante, con l'utilizzo degli aridi tablet che nulla, o pochissimo, hanno in comune con la vera scrittura e che rischiano di allontanare, la già precaria, attenzione impedendo una reale concentrazione. Le mamme, dal canto loro, dovrebbero incentivare l'esercizio della scrittura dei propri bambini magari invogliandoli utilizzando forme di gioco o disegni, che risultano sempre molto attraenti. Appassionare i figli alla scrittura a mano piuttosto che avvalersi delle 'tavolette tecnologiche' non è un'impresa impossibile, la vera sfida sta nel capire quale possa essere il verso giusto per attrarre i ragazzi verso questa bellissima forma creativa. Le mamme di bambini fantasiosi che amano molto disegnare, usando matite e colori, sono molto più avvantaggiate nell'arduo compito di staccarli dalle diavolerie elettroniche ma anche tutte le altre possono, attraverso un dialogo aperto, fare capire ai propri figli l'importanza di scrivere a mano, imparando anche ad avere una bella grafia, un tempo requisito fondamentale per la promozione, e oggi elemento spesso trascurato.
 
 
 
 

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