Il
ritorno al lavoro dopo il parto è un momento delicatissimo per la vita della
neo mamma che dovrà riprendere la vecchia routine lavorativa ma con un impegno fisico e psicologico molto rilevante: accudire il proprio piccolo. Così come accade anche nel regno animale, il
distacco della madre dal proprio figlio è difficile e doloroso, seppur per poche ore l'ansia è tanta e tale da rendere quasi impossibile portare avanti qualsiasi tipo di attività anche quella lavorativa. Ma riprendere si può e si deve perchè è vero che la realizzazione massima per molte donne è quella di
mettere al mondo un figlio, ma, è altrettanto vero che
la vita di una donna è importante anche nell'ambito lavorativo perchè le conferisce autonomia e indipendenza economica. Il
consiglio da dare alla neo mamma, che si approccia a riprendere il lavoro, è quello di stare tranquilla e di non farsi prendere da ansie immotivate, concentrandosi sull'organizzazione della sua nuova
giornata lavorativa, ricchissima di impegni. Fondamentale è l'aiuto delle persone vicine, il compagno, la mamma, sorelle e zie che possano in qualche maniera agevolare il rientro lavorativo fornendo un contributo concreto nell'accudimento del neonato. Una mamma che sa che il suo bambino è affidato a mani sicure se ne distacca, per adempiere al suo lavoro, più agevolmente. Se l'aiuto all'interno della famiglia non è possibile, occorre rivolgersi a
professioniste del settore, tate e babysitter, che potranno supplire momentaneamente all'assenza della madre. L'inserimento lavorativo della neo mamma avviene in maniera graduale, piano piano le ansie verranno meno e col tempo il distacco dal bambino non sarà vissuto come un trauma ma come un normale allontanamento finalizzato a portare a termine il proprio lavoro.