Con la
fine della scuola si pone sempre il solito interrogativo che riguarda le attività da fare svolgere ai bambini durante l'estate. Le opzioni prevedono i
campus estivi, le colonie o le vacanze al mare. Le
vacanze al mare appaiono, di primo acchito, come la soluzione migliore da adottare ma, per i mutati costumi italiani che prevedono una
drastica riduzione dei giorni di ferie, anche la più irrealizzabile. In passato le mamme casalinghe con la fine della scuole portavano con sé i
bambini al mare lasciando il marito in città, oggi invece la donna è una dinamica lavoratrice che non ha a disposizione lunghi
periodi di vacanza. I
campus estivi sono luoghi in cui
bambini e ragazzi vengono coinvolti in numerose attività, dagli sport, all'arte sino alla lettura, in modo che la vacanza non sia esclusivamente un momento di svago ma soprattutto un momento formativo in cui crescere insieme agli altri e apprendere nozioni sempre nuove. Le
colonie rappresentano, invece, una tipica tradizione italiana, che prevedeva che i bambini, accompagnati da maestri o da religiosi, svolgessero delle vacanze al mare in gruppi molto cospicui, oggi tendenzialmente in disuso. Indipendentemente dalla
scelta dei genitori sull'opzione più calzante per i propri figli, è bene considerare che tutte e tre costituiscono delle valide alternative, studiate appositamente per il
benessere di bambini e ragazzi che proprio in estate hanno bisogno di ricaricare le energie e dedicarsi ad
attività ludiche ma anche istruttive. Per avvicinarsi alla scelta più idonea, oltre che basarsi sul sesto senso di mamma, è possibile capire e chiedere anche le intenzioni del bambino in modo da non sbagliare.