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La dieta vegana in gravidanza: quali rischi si corrono?

 
In Italia coloro che seguono una dieta vegana sono circa 7 milioni. A differenza dei vegetariani, i vegani non solo eliminano qualsiasi tipo di cibo di origine animale, come carne e pesce, ma anche tutto ciò che ne deriva, formaggi, latticini e uova. Ma cosa accade se una donna nel periodo gestazionale non assume carne, pesce e tutti i suoi derivati? C'è qualche rischio per la futura mamma e per il bebè? Scopriamo insieme le risposte a queste domande. Qualsiasi donna durante la gravidanza dovrebbe seguire una corretta dieta che assicuri sia a lei che al suo bambino il fabbisogno necessario di elementi nutritivi per un corretto sviluppo del feto durante i 9 mesi di gestazione. Chiaramente, seguendo una dieta vegana, la futura mamma non può assicurare al suo bambino tutti gli elementi di cui ha bisogno, come la vitamina B12 e l'acido folico, che sono indispensabili durante la gravidanza. E' stato dimostrato infatti, che l'assunzione di acido folico è fondamentale non solo durante la gravidanza ma anche prima della stessa, in quanto previene le malformazioni del feto. Lo stesso vale per la vitamina B12, importante per lo sviluppo del sistema nervoso e la sintesi dei tessuti. Ma non sono solo questi gli elementi necessari durante la gravidanza: infatti una dieta vegana porta una carenza di proteine, ferro, zinco, calcio, acidi grassi omega-3, vitamina A, vitamina D, e iodio. Tuttavia, spesso durante la gravidanza vengono prescritti degli integratori che la futura mamma dovrebbe assumere regolarmente che contengono tutte le vitamine di cui il bambino ha bisogno per un corretto sviluppo. In conclusione, seguire una dieta vegana da parte delle future mamme si può, a patto di assumere degli integratori che assicurino un corretto apporto di tutti i nutrienti necessari.
 
 
 
 

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