La
fase dei "no" è tipica dei
bambini nella fascia di età che va dai due ai tre anni e rappresenta il primo modo che i più piccoli hanno per affermarsi,
ribellarsi ai genitori e per trasgredire le regole. Durante questo periodo, che può essere più o meno lungo a seconda dei soggetti, è abbastanza tipico che ad ogni richiesta dell'adulto il
figlio risponda con un secco e deciso "no", fino ad arrivare ad inscenare vere e proprie tragedie, per dimostrare di avere una propria
autonomia e una propria individualità. Un genitore può trovare difficile gestire il susseguirsi di reazioni sempre contrariate e può scegliere se
abolire le regole e lasciare al bambino la massima libertà o, invece, se rispondere alle provocazioni con
sgridate e punizioni via via più severe per far rispettare il
ruolo educativo. La cosa più importante è
trovare il giusto equilibrio tra i due comportamenti opposti, soprattutto in funzione del
carattere del bambino, e senza mai dimenticare che la fase dei "no" è una tappa obbligata nella crescita di un individuo. Il bambino già dal primo anno di vita capisce di essere un individuo con un proprio io, in grado di muoversi, pensare, scegliere e di avere emozioni. Con lo
sviluppo motorio il piccolo capisce di essere totalmente dipendente dalla mamma e dal papà e comincia a sperimentare in maniera autonoma diverse situazioni. Quella dei "no" è la prima di tante fasi che terminano nell'
età adulta durante le quali un bambino inizia a delineare i tratti del proprio carattere. E' abbastanza tipico che le reazioni maggiori siano verso la mamma, che soprattutto nei primi anni di vita, instaura con i figli i legami di
dipendenza psico fisica più forti. In nessun caso il genitore si deve sentire sconfitto e avvilito. E' sufficiente alternare momenti in cui si lascia sperimentare qualcosa di nuovo al bambino, a situazioni in cui è doveroso ripristinare il
ruolo di genitore per non lanciare messaggi educativi sbagliati ai piccoli, cercando di spiegare verbalmente tutto quello che accade, che può accadere e i diversi perchè delle regole.