L’egemonia di genere – ovvero il prevalere di un sesso su un altro, del maschile sul femminile – non si riflette solo in determinate dinamiche che si instaurano tra adulti, ma
secondo alcuni sociologi comincia già da bambini, quando ai
maschietti e alle
femminucce viene insegnato a comportarsi secondo determinati stereotipi, facendo passare l’idea che aderire ad essi sia fondamentale per essere accettati a livello sociale. Secondo
due designer statunitensi, Eva St. Clair e Rebecca Melsky, che da anni cercano di combattere contro questo fenomeno e
contro il sessismo che ne deriva,
anche l’abbigliamento infantile contribuisce a sessualizzare i bambini,
caratterizzando i maschi e le femmine secondo i dettami sociali. Ne deriva che le bambine vengono generalmente vestite di
rosa, adornate con un tripudio di
pizzi e
merletti, mentre per i maschietti si utilizza quasi sempre il
blu; analogamente, le bambine giocano con le bambole e gli attrezzi da cucina, i bambini con i camion, le auto, le moto e i soldati.Tutto questo li porta a percepire se stessi in una determinata maniera: le bambine a ritenersi esseri deboli e delicati, i maschietti invece forti e coraggiosi. Per questo motivo
St. Clair e
Melsky hanno deciso di mettere in commercio una linea di abbigliamento neutro, dedicata tanto ai bambini quanto alle bambine. Per reperire i fondi necessari all’elaborazione e al lancio della linea d’abbigliamento neutra (che non è sinonimo di unisex), le due stiliste hanno dato il via a una raccolta di fondi sulla piattaforma "
Kickstarter", con l'obiettivo di raccogliere 35mila dollari entro il 5 marzo per cominciare subito la produzione dei capi. A sorpresa, in pochissimi giorni non solo hanno raggiunto la cifra che avevano stabilito, ma
l’hanno anche abbondantemente superata. Ecco cosa ha dichiarato St. Clair: "Le ultime due settimane sono state incredibilmente eccitanti. Penso che questo dimostri che genitori e bambini stiano rifiutando la camicia di forza di genere in cui sono costretti dalla cultura del consumo di massa. I nostri vestiti lasciano che le ragazze si arrampichino sugli alberi, esprimano la loro passione per dinosauri, robot, camion e aerei, ed essere allo stesso tempo delle principesse. C'è la domanda di abbigliamento che lasci che le ragazze siano differenti l'una dall'altra, ma l'offerta no. Semplicemente, questi abiti non ci sono nei negozi".