Il
Natale si sa è la festa dei bambini.
La preparazione dell'albero o del presepe, il calendario dell'avvento, le
feste all'asilo e a scuola e poi... la letterina a
Babbo Natale ! Maledetta letterina... quante "insidie educative" può contenere ! Quando i nostri bambini sono molto piccoli la letterina si può tranquillamente "pilotare" sia in termini di
budget che di utilità del regalo. E' possibile quindi proporre per il giorno di Natale un
numero limitato di pacchi e si può destinare il budget a pantaloni di flanella e sciarpe di lana; finchè siamo di fronte a due/treenni un lecca lecca può rendere più felici di una Ferrari.
Più l'età avanza e più il bombardamento pubbicitario fa breccia nelle menti dei bambini e la "letterina" assomiglia sempre di più all'inventario di uno
store per giocattoli. Il giorno di Natale diventa la
celebrazione del consumismo ed i bambini passano da un pacco all'altro spuntando mentalmente la loro lista e non godendosi nemmeno il
brivido del regalo tanto atteso.
Quando poi arriva l'adolescenza a Babbo Natale non si crede più, ma si crede alla tredicesima di mamma e papà e la "letterina" viene comunque recapitata; stavolta, anche se l'elenco è breve, il conto può essere molto salato. I bambini di oggi hanno a
disposizione mezzi economici, nonostante la crisi, che gli attuali genitori non hanno mai posseduto; a Natale si chiedeva il Regalo e quando la mattina trovavi il pacco sotto l'albero le manine tremavano nello strappare la carta, sperando di "essere stati bravi" e di trovare quanto chiesto. Oggi quel brivido esiste ancora ? E se non dovesse esistere è poi così tanto grave ? Alla fine è facoltà di ciascun genitore decidere se assecondare ogni desiderio epistolare oppure se cogliere l'occasione per educare alla difficile "arte dello scegliere". Come sempre non esiste
un'unica strada giusta ma esiste solo la strada, secondo noi, più giusta per i nostri figli.