A tutti i genitori è capitato di chiedersi se è meglio essere permissivi o autoritari nell'educazione dei propri figli. Fermo restando che non c'è una linea univoca per l'insegnamento durante la crescita dei figli, è consigliabile adottare un atteggiamento tendenzialmente autorevole, ma non in maniera eccessiva. Il modello a cui ci si deve ispirare, ben lontano da quello usato dalle generazioni precedenti, deve prevedere in giusta misura rimproveri e affetto. Il ruolo del genitore è quello di guidare il bambino nella crescita, accompagnandolo senza soffocarlo facendo sì che comprenda le regole per poter vivere al meglio con le altre persone e per poter affrontare le diverse situazioni che la vita comporta. L'errore più comune commesso dai genitori moderni è quello di dare più importanza ai sentimenti a totale svantaggio dell'autorevolezza, forse un pò per il timore delle reazioni dei propri bimbi. Il genitore ha principalmente il dovere di educare i figli attraverso una serie di regole che devono, ovviamente, essere rapportate all'età e alle esigenze della crescita. Le regole cominciano dalle normali azioni di vita quotidiana, come fissare gli orari dei pasti, decidere l'orario per andare a dormire, stare composti a tavola. Regole semplici che con naturalezza i bambini imparano a conoscere e a rispettare. Le regole cambiano e aumentano proporzionalmente alla loro età ed è fondamentale che loro ne capiscano il motivo e soprattutto che siano consapevoli che da piccoli non si è in grado di decidere da soli su cose importanti. Nella fase di crescita il bambino è una "spugna" deve imparare tutto e apprende con estrema facilità. E' proprio per questo che spesso basta fare loro da esempio per ottenere ottimi risultati o, in alternativa, cercare strategie divertenti e giocose per centrare l'obiettivo finale. E' molto importante stabilire dei limiti ragionevoli e farli rispettare con sicurezza senza avere paura di essere troppo severi e senza farsi convincere dai capricci estenuanti.