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Lo sviluppo della vista dall'embrione alla nascita

 
Lo sviluppo dei sensi nel feto inizia prima di quanto noi tutti possiamo immaginare, pensate infatti che fin dalla fase embrionale, che molti considerano incapace di intendere e di volere, iniziano a formarsi le membrane e gli organi che portano a captare i sensi. Fin dall'inizio quindi, nell'embrione iniziano a svilupparsi i vari sensi e il piccolo è in grado di provare piacere e dolore. I segnali nervosi che chiamiamo sensi si sviluppano infatti nella parte dell'embrione che si chiama ectoderma, da cui si sviluppa il cervello, motore centrale di tutto l'organismo umano. Anche la vista, che erroneamente non si considera sviluppata finché il bimbo non nasce e cresce fino al settimo mese, come prova la reazione del bimbo davanti a fonti forti di luce durante l'ecografia. Il feto per proteggere gli occhi cerca infatti di evitare la luce, testimonianza indiscutibile che l'apparato visivo è già formato e funzionante. Quando il bimbo nasce è infatti in grado immediatamente di riconoscere la madre, anche se il suo campo visivo è di circa 20 centimetri, la distanza che infatti intercorre tra il seno e il viso della donna. Le prime due cose che infatti il bimbo vede sono il seno per l'allattamento e il viso della mamma. La vista, al contrario degli altri sensi, viene affinata dopo la nascita, in quanto deve adattarsi alle luci dello spettro visivo terrestre che sono diverse di quelle di quando era nel ventre.
 
 
 
 

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