Il
tiralatte può essere di grande aiuto alla
neomamma. Si tratta di uno strumento di facile utilizzo che serve per
estrarre il latte dal seno sia quando si vuole trasferirlo in un biberon sia per allentare la tensione delle mammelle e
prevenire l'ingorgo mammario. La condizione in cui più comunemente serve il tiralatte è legata al
parto prematuro. Il piccolo nato prima della 37° settimana di gestazione non ha la forza di attaccarsi al seno e il
latte materno contenuto in un più comodo
biberon allevia la fatica della poppata. Anche nei casi in cui si
riprende il lavoro durante l'allattamento, il tiralatte permette di fare scorte di latte materno da conservare in frigorifero e da consegnare a papà, nonni o baby sitter per quando il piccino invoca a gran voce la sua pappa. Come si è detto anche alcune
patologie del seno legate all'allattamento, per esempio ingorgo mammario, ragadi o mastite, prevedono l'uso del tiralatte per
evitare di aumentare il dolore e per scaricare le mammelle dall'eccesso di latte. I tiralatte, però, non sono tutti uguali e variano con il variare delle esigenze di chi li usa. I modelli più comuni, a siringa o a pompa, sono molto pratici da portare sempre con sé ma, se il latte da estrarre è parecchio, sono poco adatti. Meglio allora preferire modelli sempre di dimensioni contenute ma elettrici. Funzionano grazie a un trasformatore o con una batteria e rendono più veloce l'estrazione del latte. Modelli di dimensioni molto maggiori vengono invece utilizzati nei
reparti maternità degli ospedali. Il loro costo è elevato e, se avete necessità di estrarre molto latte, magari per poter soddisfare dei gemelli, è sicuramente meglio noleggiarli.