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Parto e ciclo mestruale: come e perché cambia

Ogni donna risente dei cambiamenti ormonali dovuti alla gravidanza e al parto. Dopo una gravidanza si possono verificare delle modificazioni del ciclo, dovute a varie cause. Oltre agli sbalzi ormonali, influenzati dalla gravidanza e dall'allattamento, troviamo anche cause meccaniche che possono concorrere a modificare sia la durata che la quantità del ciclo mestruale. Dopo il parto, l'utero è ingrossato e la sua capacità di contrarsi, è ridotta notevolmente, ciò determina un aumento del flusso mestruale. Stesso discorso, quando si è partorito con un intervento chirurgico, la cicatrice residua del parto cesareo tende a creare uno stato infiammatorio della parete uterina con conseguente aumento del flusso mestruale e discontinuità dello stesso con una durata superiore in termini di giorni. L'allattamento è utile per contrastare l'aumento del flusso mestruale dovuto ad ipotonia uterina in quanto, la suzione del neonato, provoca delle contrazione uterine che tendono a rallentare e fermare l'emorragia. Le funzioni ormonali tendono a recuperare la normalità lentamente, inoltre l'allattamento stesso, potrà causare un ritardo nella ripresa del ciclo mestruale. Alcune donne per tutto il periodo dell'allattamento non presentano ciclo mestruale, mentre altre hanno una ripresa dello stesso, già dopo un solo mese dal parto. Sia gli squilibri ormonali che le cause meccaniche e fisiche, incluse quelle di ordine psicologico dovute a stanchezza e stress, tendono a regredire e risolversi, in maniera spontanea, nel giro di pochi mesi, ed il ciclo mestruale si normalizza di nuovo tornando ad essere regolare.
 
 
 
 

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