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Parto naturale, come ridurre il rischio di punti di sutura

 
Quando si sceglie di partorire naturalmente, ricorrendo o meno all’anestesia epidurale, nel momento dell’espulsione del bambino il rischio di incorrere in lacerazioni è molto alto. Considerando il peso stimato del bambino e l’elasticità della futura mamma è bene prendere in considerazione la possibilità, spesso suggerita dal ginecologo che segue il parto, di ricorrere all’episiotomia, ovvero il taglio del perineo, un muscolo che è collocato tra l’ano e la vagina. Se il bambino non è molto grande e la futura mamma è elastica, per sua dote naturale o perché è sempre stata sportiva ed ha mantenuto tutti i muscoli allenati, si può provare a non effettuare l’episiotomia, che comporta comunque dei punti di sutura di tipo riassorbibile. Se si sceglie di ricorrere all’episiotomia i punti di sutura del parto naturale saranno certi ma allineati, pertanto il dolore e la cura dei punti dopo il parto sarà una situazione da gestire con attenzione, ma la cicatrizzazione sarà certamente più rapida e meno problematica. Se si sceglie di non praticare l’episiotomia si possono avere soltanto piccole lacerazioni, ma è anche possibile anche che si verifichi una lacerazione molto più estesa e scomposta che comporterebbe la necessità di suture complesse con molti punti disposti in varie direzioni e di diversa profondità. In questo caso inoltre si tratta di punti non riassorbibili che ci mettono qualche settimana a distaccarsi naturalmente per permettere la guarigione della parte suturata, che per complessità e necessità necessita di un tempo di guarigione più lungo. I punti di sutura del parto naturale vengono in genere eseguiti in presenza di una minima anestesia locale, ma diventano dolorosi in fase di cicatrizzazione. Per favorire la cicatrizzazione si può ricorrere ad alcune accortezze: - trattare i punti con un disinfettante specifico per l’igiene intima - non strofinare la parte quando ci si lava per asciugarsi ma ricorrere ad una asciugatura meno traumatica, come ad esempio l’aria tiepida di un phon - cambiare spesso l’assorbente igienico per non far diffondere batteri.
 
 
 
 

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