Molte volte la domanda che affligge una
donna in gravidanza è proprio quella di come far nascere il bambino. Per molti medici è sottointeso il
parto naturale se non ci sono condizioni che lo vietano. Allora perché il
parto cesareo è troppe volte quello più utilizzato? Prima di tutto chiariamo che mettere al mondo un figlio, fisicamente parlando, è il compito più arduo che possa essere stato affidato alla donna ma, nel contempo, è quello, per l'appunto, più naturale. Ciò significa, e la parola stessa ce lo indica, che è una conseguenza naturale prediligere un parto seguendo il proprio corpo e non certo un bisturi. Sì, col parto naturale il
dolore fisico è di gran lunga superiore a quello che si affronta con un cesareo ma c'è anche da dire che la ripresa fisica è enormemente più veloce visto che
il cesareo è un intervento chirurgico a tutti gli effetti. Inoltre, con il parto naturale, la donna riesce a raggiungere una forza mentale dopo aver vissuto una simile esperienza che non è paragonabile a nulla al mondo. Sempre che le
ansie della partoriente siano tali da riuscire ad
affrontare il parto naturale senza creare complicanze legate a paure incontrollabili. Ovvio che la decisione dovrà essere presa con l'aiuto e l'onestà del proprio medico. Questi valuterà quale dei due sistemi di parto è preferibile in base alle condizioni fisiche sia della donna che del bimbo. In caso, ad esempio, di diabete, pressione alta oppure posizione podalica del piccolo o sofferenza fetale da riscontrare con analisi strumentali, il cesareo è l'unica scelta sicura ed immediata. Al contrario, in assenza di patologie gravi, il parto naturale resta comunque, la scelta migliore.