E' un 'evenienza spiacevole quella di sentire i bambini pronunciare delle
parolacce: i genitori si allarmano e temono di fare brutte figure ma, in realtà, si tratta una cosa molto comune che deriva talvolta dall'
ambiente familiare, altre volte dagli amichetti e dai compagni di scuola o di asilo, altre volte semplicemente dalla TV o da ciò che sentono in giro. I bambini sperimentano continuamente, ed anche il linguaggio diventa argomento di sperimentazione. Sentono le parolacce e le ripetono, spesso, senza neanche sapere cosa realmente significhino. Specie più piccoli si divertono da morire ad osservare le facce scandalizzate degli adulti. Nonni e zii generalmente rimangono di stucco di fronte a questa eventualità ma, i consigli pratici che in realtà provengono dagli esperti del settore che lavorano nel mondo dell'infanzia e dagli
psicologi, sono quelli che invitano a non drammatizzare. Se si lascia il bimbo libero di sperimentare
senza grandi rimproveri e prestandogli scarsa attenzione, con molta probabilità vedremo che molto velocemente, smetterà di dire le parolacce, al contrario un bimbetto di due anni che ci vedrà divenire paonazzi ed andare su tutte le furie quando pronuncia la fatidica "parolaccia" si divertirà un mondo e continuerà a provocare reazioni negli
adulti ancor più a lungo. Ricordate che se in famiglia non si fa grande uso di parolacce, il bimbo, passato il momento della sperimentazione,
dimenticherà velocemente questo linguaggio poco consono al vivere civile e alla sua età. Abbiate pazienza ed ignoratelo, fate finta che non abbiate udito nulla di anormale,
potrete anche chiedergli cosa significa quello che sta dicendo e fingere di non comprendere, presto il giochino non lo divertirà più e tutto tornerà nella norma.