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Regalare attenzioni ai bambini per evitare la disubbidienza

 
Lo scontro generazionale è sempre il tema verso il quale si vuole ricondurre il conflitto tra genitori e figli. Ma quando un bambino è disubbidiente, è questa la ragione? Se si visualizza quale coscienza di se abbia un bambino, l’ipotesi dello scontro tra generazioni non è un elemento che possa influenzare un bambino fino a farlo divenire disubbidiente. Tralasciando analisi sociologiche che ci farebbero aprire delle parentesi sul tema ‘cos’è l’ubbidienza’, possiamo fare una panoramica limitando il problema ad una semplice domanda: un bambino è semplicemente disubbidiente oppure è solo poco ascoltato? Ribelle non si nasce per natura anche se una sorta di eredità genetica miscelata con un contesto ambientale, potrebbe influire sull’indole del bambino. Se si elimina il concetto di disubbidienza come vizio o tara mentale, bisogna restringere il cerchio delle ipotesi che delineano la ragione della disubbidienza di un bambino: è l’esigenza e desiderio di essere ascoltato e di migliorare un rapporto con i propri genitori, totalmente o parzialmente assente o , deficitario. La perdita delle attenzioni da parte di mamma e papà può essere originata da una lunga teoria di ragioni che vanno da un altro figlio da accudire alle priorità del menage familiare, dalle preoccupazioni quotidiane ad un rapporto tra coniugi inquinato da incomprensioni, fino a giungere allo stress del lavoro. Indipendentemente da quale sia il motivo scatenante, laddove esista una stonatura del rapporto relazionale tra genitori e figlio, l’unica arma in possesso dello stesso è quella di farsi notare e non c’è nulla di meglio che interagire negativamente con i suoi genitori. Il genitore è una guida e un punto di riferimento e questo viene sentito in modo viscerale dal figlio che necessita ricevere maggiori attenzioni e più considerazione. Spesso, i genitori carenti di attenzioni, cercano di supplire a questo loro deficit riempiendo il bambino di regali compensativi ma il bambino, oltre a non apprezzarli affatto perché ‘conquistati’ troppo facilmente, viene instradato verso un percorso di via facile che sarà il prodromo dell'abitudine di non capire i sacrifici che occorrono per possedere un oggetto desiderato. Inoltre, oltre a fornire al piccolo l’indicazione per non avere il giusto equilibrio oggettivo, non si compensano affatto i debiti affettivi che vengono a crearsi con la mancanza di attenzioni e di ascolto.
 
 
 
 

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