La ricetta per bambini di un anno esaltata e immancabilmente divorata da amichetti e parenti ha avuto un esito disastroso e la mamma sporca e frustrata si domanda: "Ma allora sono proprio io che cucino da schifo ?!?". E' inutile negarlo è nel DNA di noi mamme italiane; il benessere dei nostri figli passa inesorabilmente attraverso un'alimentazione sana ed equilibrata. Quindi, anche se prima dell'arrivo dei nostri angeli ci nutrivamo di aperitivi, nel momento in cui compare un seggiolone nella nostra cucina la parola d'ordine è biologico anche se pensavamo si trattasse di un'era preistorica. Diciamo che le prime pappe danno poca soddisfazione, lo chef che cova in noi non trova infatti godimento nell'assemblare farine, brodo,olio e formaggio; ma quando nostro figlio finalmente arriva all' anno e raggiungiamo l'agognata "dieta libera" allora ci scateniamo alla ricerca di ricette per bambini. Ogni fonte è buona: Internet, le amiche, la mamma e persino la suocera; l'importante è uscire dal tunnel del brodo vegetale. E allora, dopo aver discusso al parco per una buona ora su quali ricette i nostri bambini possano gradire, torniamo a casa con la borsa della spesa colma di costose leccornie (spinaci, miglio, ricotta di capra, etc) e prepariamo il banchetto. Nove volte su dieci già al solo odore il nostro bambino guarda perplesso il piatto, alla prima cucchiaiata guarda male la mamma ed alla seconda scatta la ribellione: la domanda nasce spontanea "Ma sono io che cucino da schifo ?!?"; poi assaggiamo e senza sale, senza olio con la capra ed il miglio,forse hanno ragione loro e si apre la confezione di prosciutto cotto.