Durante il
periodo della gestazione la composizione del sangue della
futura mamma cambia e risulta molto più diluito del solito. Alcuni valori come quello dell’
emoglobina si abbassano fisiologicamente e se dalle analisi non si riscontrano altre anomalie di nessun tipo il fenomeno non deve destare alcuna preoccupazione. Durante la gravidanza il midollo osseo è costretto a produrre un quantitativo maggiore di sangue affinché al
feto arrivi il giusto apporto nutritivo attraverso proprio il flusso sanguigno. Per questa ragione viene aumentata la
quantità di plasma e di conseguenza la percentuale della parte corpuscolata si riduce. Tutti gli elementi sono interessati da questa diminuzione come ad esempio i globuli bianchi, gli eritrociti e anche l’emoglobina. L’emoglobina è formata principalmente da ferro e serve per dar vita ai globuli rossi. Il sintomo più evidente che dà questa
carenza di emoglobina è la continua
spossatezza durante l’arco della giornata, una pressione arteriosa bassa e a volte una maggiore irritabilità. Per combattere questi disturbi è indispensabile
alimentarsi in modo corretto integrando la propria dieta con cibi ricchi di ferro bio disponibile come il fegato e la carne rossa di manzo o meglio ancora di cavallo. Se questo accorgimento non dovesse bastare a ripristinare livelli accettabili di emoglobina dopo un mese circa s
arà necessario ricorrere a degli integratori a base di ferro prescritti dal medico curante o dal
ginecologo che sta seguendo la gravidanza. E' importante che assieme al ferro vengano assunti anche buoni quantitativi di
vitamina C attraverso l'alimentazione perché è indispensabile ai fini dell'assorbimento del ferro dai cibi.