Se il fumo fa sempre male,
durante la gravidanza fa ancora peggio ed eliminare dalla propria vita questo pessimo vizio è un dovere verso se stesse e verso il nascituro. Fumare durante il
periodo della gestazione, infatti, espone il feto ai danni da nicotina ed è una delle principali cause di
aborti spontanei, gravidanze extrauterine, prematurità di diverso grado, rottura prematura delle membrane, ematoma retro placentale, crescita fetale ritardata, diverse
anomalie fetali e morte del feto in utero. Questo lungo elenco di possibili danni e patologie dovrebbe già bastare da solo a scoraggiare la
futura mamma ad accostare alla bocca una sola sigaretta. Tuttavia, nel caso anche tutto questo non funzionasse da deterrente, si può pensare di farsi aiutare da uno specialista in grado di fornire il dovuto
sostegno psicologico e di motivare ulteriormente la donna fumatrice. Molti approcci di psicologia comportamentale di accompagnamento alla
disintossicazione da nicotina danno risultati più che apprezzabili. A poco a poco la futura mamma viene aiutata a liberarsi dalla serie di
abitudini che ogni fumatore si crea, per esempio la sigaretta che segue il pasto, quella che accompagna il caffè o quella indispensabile per rilassarsi. Da affiancare all'aiuto psicologico o anche da mettere in pratica indipendentemente da questo, sono ottimi anche i
sostituti della nicotina, che promettono buoni risultati. In commercio se ne trovano in tutte le forme, dalle gomme da masticare fino agli inalatori, dai cerotti fino alle compresse. Benché molti ritengano dannose anche queste sostanze sostitutive, gli esperti hanno pareri unanimi in merito e assicurano che, durante la gravidanza, le sostanze sostitutive della nicotina non hanno alcuna controindicazione.