L’
arrivo di un bambino in famiglia coinvolge poco il padre dal punto di vista fisico, mentre il suo coinvolgimento psichico nei confronti dell’attesa e della nascita è molto più marcato di quanto si creda. Messo già a dura prova durante i
nove lunghi mesi della gravidanza, non appena la sua compagna torna a casa con il piccolo da accudire giorno e notte, il
padre si sente messo in disparte affettivamente e sessualmente, con il rischio di sfociare in un vero e proprio timore di essere abbandonato. Inoltre, sentendosi improvvisamente
investito di grosse responsabilità, non sa più bene quale sia il suo ruolo. Secondo la Legge, i coniugi hanno identici diritti e doveri rispetto al matrimonio e ai figli. Dunque, il padre non deve più rivestire il
ruolo di capofamiglia autoritario di un tempo, ma sentirsi protagonista in parità del nuovo microcosmo familiare, con la possibilità di scambiare i ruoli e i compiti, esprimendo alla compagna solidarietà e collaborazione, magari chiedendo anche alcuni
giorni di aspettativa al datore di lavoro. L’arrivo di un neonato sicuramente cambia il
rapporto di coppia, ma se la donna appena tornata a casa trova accanto a sé un compagno capace di dividere con lei le preoccupazioni che il nuovo evento comporta, le potrà considerare con maggiore equilibrio e senso della misura, e il
nuovo nucleo familiare avrà la giusta sintonia a tre.