Il cosiddetto autosvezzamento è un particolare approccio allo svezzamento che prevede che il bambino si avvicini all'
alimentazione solida in modo graduale, naturale, e soprattutto seguendo il suo istinto. L'
autosvezzamento si fonda innanzitutto sull'idea per cui
il passaggio dal latte materno all'alimentazione solida debba avvenire nell'età più consona; non sono frequenti, infatti, casi in cui il bambino viene svezzato dopo appena 3-4 mesi, quando ancora il suo apparato digerente non è in grado di
assimilare cibi diversi dal latte materno, oppure ben oltre i 6 mesi di età, quando al contrario il piccolo sente assolutamente il bisogno di alimentarsi in modo più vario. L'autosvezzamento prevede, sostanzialmente, che il bambino si svezzi senza alcun tipo di forzatura, semplicemente partecipando ai pasti a tavola assieme alla famiglia. In questo modo, infatti,
il bambino sarà certamente incuriosito dal modo di mangiare delle persone che lo circondano, e quando inizierà a sentire lo stimolo a consumare alimenti diversi dal latte non tarderà certamente a farlo notare in un simile contesto. E' ovvio che, il bambino di 6 mesi o poco più, non potrà consumare alimenti complessi, anche perché non avrà certamente sviluppato una
dentatura adeguata, ma gli atteggiamenti che mostrerà di avere durante i pasti dei "grandi" consentiranno senza dubbio di
intuire quando sarà arrivato il momento di compiere questo importante passo. Molti pediatri, tra l'altro, sostengono che l'autosvezzamento abbia anche una forte valenza educativa: in questo modo, infatti, il bambino riesce a sviluppare fin da piccolissimo preziosi valori, quali ad esempio la condivisione a livello familiare.