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Antibiotici, non somministrare a neonati o bambini senza la prescrizione pediatrica

Spesso il ricorso all'antibiotico è ritenuto necessario per curare il bambino o il neonato nei casi più gravi di febbre o sintomi influenzali o altre patologie. Recentemente, una campagna pubblicitaria televisiva ha messo in rilievo l'importanza di chiedere sempre un consiglio medico prima di ricorrere all'antibiotico. Meglio perciò evitare in ogni caso l'autodiagnosi. Solo il pediatra potrà stabilire se la patologia del bambino necessita della prescrizione di un antibiotico. Solo le infezioni causate da batteri devono infatti essere curate con antibiotici, e non invece se il problema alle vie respiratorie è causato da un virus. Secondo un campione statistico i virus sarebbero responsabili del 60% delle infezioni respiratorie infantili. Dunque, il consiglio è assolutamente quello di non somministrare antibiotici senza il parere del pediatra: è necessaria una prescrizione medica. Avere antibiotici a disposizione in casa non deve indurre alla somministrazione in autonomia. Se, dopo i primi due o tre giorni, il problema respiratorio non rientra nelle normalità, allora è utile chiedere un intervento diretto del medico. Va evitato anche di far somministrare l'antibiotico solo tramite un colloquio telefonico, altra pratica cui si è tentati di ricorrere per accelerare i tempi di guarigione del bimbo. Spesso essere apprensivi nei confronti del bimbo che tossisce, oppure che ha problemi respiratori, è nemica di un corretto approccio alle cure. Solamente le indicazioni del pediatra possono aiutare il bimbo ad assumere i giusti farmaci per la completa guarigione. L'antibiotico è efficace se è impiegato quando tutte le altre alternative si sono mostrate inefficaci.
 
 
 
 

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