Come i genitori ben sanno, le
allergie ai pollini sono tutt’altro che rare nei bambini. Ciò costituisce un problema non da poco, in quanto in primavera i pollini – ovvero dei granellini trasportati da vento e insetti che consentono alle piante di riprodursi – impregnano di sé l’aria, soprattutto nelle zone verdi come
parchi cittadini e
campagna. Che fare dunque per prevenire queste allergie? Ecco di seguito
alcune regole da seguire per minimizzare i rischi e alleviare sul nascere eventuali sintomi: 1) È bene ribadirlo: in primavera è consigliabile
evitare le gite in compagna e i parchi cittadini, soprattutto nei mesi di marzo e aprile e nelle
giornate ventose, quando la concentrazione di polline nell’aria è altissima. 2) In primavera è
sconsigliabile anche andare in vacanza, sia perché restando in città si ha la possibilità di avere sempre a disposizione il proprio
pediatra in caso di emergenza, sia perché il mare e la montagna sono tra i luoghi più
a rischio pollini. 3) Il bambino non va privato della sua dose quotidiana di sport, purché questo nel periodo dei pollini
avvenga al chiuso; sì dunque a partite di pallavolo, palestra o piscina,
no alle partite di calcio, soprattutto nei campetti in prossimità di parchi e campagna. 4) Oltre a viaggiare in auto tenendo sempre i
finestrini ben chiusi, in
primavera è bene evitare biciclette e motorini, o in alternativa proteggere i bambini con mascherine e occhialini per evitare che l’allergia colpisca i punti più sensibili. 5) Nei periodi critici, è sempre bene
aumentare il numero delle docce e cambiare spesso gli abiti, lavandoli alle alte temperature così da scongiurare il più possibile ogni contatto tra gli
allergeni e la pelle del bambino.