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I videogiochi: un bene o un male per i bambini?

 
I tempi sono sicuramente cambiati. Il fenomeno dei videogiochi è ormai ampiamente diffuso nella nostra società e i bambini sono sempre più attratti dall'ampia varietà di game e consolle esistenti in commercio, piuttosto che giocare con bambole, pupazzi o giocare all'aria aperta. Ma a che età possono incominciare i bambini a videogiocare? E soprattutto questi videogame possono in qualche modo condizionarne la crescita? In merito esistono posizioni contraddittorie, in quanto troveremo chi si oppone fermamente e chi invece c’è chi sostiene a pieno l’utilizzo, ma andiamo con ordine. Alcuni studi affermano che i bambini fino a 4-5 anni non dovrebbero usare PlayStation, Xbox, Nintendo Wii, Pc e altro. Fino a quella età il cervello è ancora in fase di sviluppo e quindi gli stimoli nervosi prodotti dai videogiochi potrebbero in qualche modo disturbarne la crescita; inoltre a quell'età i bambini tendono a sviluppare maggiormente l'emisfero sinistro del cervello, quindi sarebbero consigliati giochi materiali e all'aria aperta per permettere uno sviluppo più equilibrato di entrambi gli emisferi. Il bambino dovrà prendere prima coscienza di ciò che lo circonda, mentre un uso prematuro di videogiochi potrebbe portarlo a distorcere o estraniarsi dalla realtà. Infine segnaliamo una serie di effetti negativi come violenza, stress, problemi alla vista pigrizia obesità che i detrattori dei videogame imputerebbero ad un loro utilizzo scorretto ed eccessivo (ma questo in teoria non vale solamente per i bambini). Parliamo ora di alcuni benefici che i videogiochi potrebbero recare ai bambini, chiarendo innanzitutto che chi promuove il loro uso comunque sostiene che questi debbano essere usati con moderazione, così da evitare alcuni degli effetti negativi sopracitati causati unicamente dal troppo tempo passato a videogiocare. Eccone un elenco: - sviluppano i processi mentali e cognitivi quali pensiero, memoria, lato creativo; - facilitano l'approccio e insegnano a padroneggiare le nuove tecnologie; - aiutano a migliorarsi e rendersi più autonomi; - sviluppano la coordinazione oculo-motoria; - se utilizzati con amici o familiari, diventano uno strumento utile per favorire l'interazione sociale. In conclusione possiamo affermare che i videogiochi magari devono essere evitati in tenera età (fino a 4-5anni), dopodiché si può iniziare con un loro utilizzo moderato e possibilmente sotto controllo di un genitore, almeno per le prime volte, per dare un "limite" e stabilire quali giochi sono adatti e quali no in relazione all'età del bambino; sarà importante stabilire pregi e i difetti dei vari videogiochi così da fare una scelta accurata e agire per promuovere un loro uso educativo.
 
 
 
 

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