Nei 
bambini in età prescolare e scolare, fino circa ai dieci anni d'età, il 
mal di pancia è un sintomo piuttosto diffuso che, in parecchi casi, non trova precisi riscontri clinici e viene confinato nell'area dei 
disturbi psicosomatici.    Si deve iniziare a 
sospettare di trovarsi di fronte a un disturbo psicosomatico quando il mal di pancia del piccolo si presenta senza essere accompagnato da altri sintomi come, per esempio, febbre, vomito, mal di testa o un atteggiamento particolarmente abbattuto. Se si chiede più volte al bambino di provare a descrivere come si sente e dove sente dolore, si ottengono risposte vaghe e vengono indicate come doloranti zone sempre differenti dell'addome.    Anche quando il piccolo non presenta 
inappetenza e mantiene un buon appetito il
 mal di pancia psicosomatico è dietro l'angolo e, nella maggior parte dei casi, è sufficiente distrarre il 
malato immaginario per fargli dimenticare il disturbo. Attenzione però a 
non sottovalutare i disturbi psicosomatici classificandoli come malesseri finti inventati dal bambino per attirare l'attenzione o evitare situazioni spiacevoli come, per esempio, un'interrogazione a scuola.    Spesso i bambini non trovano le parole adatte per comunicare i propri 
disagi psicologici e il disturbo psicosomatico è un mezzo per chiedere aiuto, per 
richiamare l'attenzione dei genitori su un problema. E' quindi opportuno cercare di
 rassicurare il bambino e cercare di comprendere il motivo che ha provocato questa reazione.    Se il disturbo è frequente non irritatevi con il bimbo ma chiedete un incontro con il vostro medico di fiducia per discutere il problema e cercare di 
risolverlo con le parole e l'atteggiamento più corretti.