La
crosta lattea è uno dei disturbi più frequenti che si manifesta già a due settimane di distanza della nascita e scompare naturalmente al raggiungimento del terzo mese. Il
capo del neonato si copre di squame per aspetto paragonabili alla comune forfora che tendono a rimanere aderenti alla pelle. A volte queste squame possono presentarsi anche attorno alle sopracciglia e dietro le orecchie. Può capitare che la crosta lattea si manifesti anche attorno ai 4 e agli undici anni in bambini che ne hanno sofferto da neonati. La crosta lattea niente ha a che vedere con l’
alimentazione a base di latte dei poppanti ma è provocata da un eccesso di produzione di sebo della cute e la sua nomenclatura scientifica infatti è
dermatite seborroica infantile. Le cause che la possono causare la sua manifestazione sono varie. Influiscono gli
ormoni materni presenti nel latte uniti ad un sistema immaturo della rigenerazione delle cellule cutanee e alla presenza di un fungo sulla pelle che si comporta in modo del tutto anomalo. La crosta lattea non provoca fastidio ai bambini e dopo il terzo mese, con la regolarizzazione della produzione di sebo, tende a scomparire in maniera del tutto spontanea. Non esistono cure per evitarne la comparsa o per toglierla definitivamente ma si può ricorrere a rimedi atti ad accelerare il suo decorso. Per prima cosa è necessario
lavare accuratamente il capo dei neonati con detergenti estremamente delicati a base neutra che contengano sostanze oleose o emollienti. Dopo il bagnetto si può passare sulla testa un batuffolo di cotone imbevuto di
olio di mandorle o d’oliva per ammorbidire la parte interessata dal problema. Al successivo lavaggio da eseguire almeno un paio di giorni dopo, le crosticine inizieranno a staccarsi abbastanza facilmente da sole.