Pronti a ripartire? Ricomincia il tran tran, ma può diventare un bel ciuff ciuff se si affronta la sindrome da rientro con i giusti accorgimenti, in modo da evitare notti in bianco e giornate che abbiano come colonna sonora capricci e piagnucolamenti vari.
I bambini come gli adulti, infatti, faticano a riprendere i ritmi "feriali" dopo le vacanze, ma basta seguire alcuni consigli dei pediatri SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) per far rientrare l'emergenza di settembre che ormai bussa alla porta.
1) Pollice in alto per la pazienza
Come cita l'antico adagio "la gatta frettolosa fece i gattini ciechi". La pazienza è un ingrediente che non può proprio mancare con la ripresa delle scuole. Non si può assolutamente pretendere che i nostri bambini ritornino in fretta alle "vecchie" abitudini. Una soluzione interessante è iniziare ad anticipare in modo graduale la sveglia e l'ora della nanna.
2) Prove tecniche di trasmissione
La settimana che precede l'inizio delle attività scolastiche si può essere vissuta come una simulazione, basta coinvolgere i bambini in modo che per loro sia un gioco. Ciò comporta iniziare a svegliarsi all'ora giusta, in tempo per fare colazione e prepararsi per la scuola. Graditi piccoli premi per chi rispetta la tabella di marcia.
3) La matematica del buon sonno: - Tv + aria aperta
I conti tornano sempre quando si incoraggia i più piccoli della famiglia a giocare e a fare sport – più ludico e meno agonistico – all'aria aperta.
Anche i più scatenati, dopo un pomeriggio al parco, cadono stremati al calar del sole. La Tv e i videogiochi non sono amici di un buon sonno.
4) No alle some
Qualche volta diciamo che sono dei "somarelli", ma caricare i bambini di una quantità eccessiva di impegni non fa che renderli iperattivi e dispersivi.
Non dimentichiamo mai che hanno bisogno di riposare bene, di giocare e anche di annoiarsi, attività altamente pedagogica perché stimola quella fantasia che non ha bisogno dell'elettricità per accendersi.
Buon rientro a tutti!
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