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Monitoraggio dei follicoli con l'ecografia

 
I follicoli ovarici, sia quelli spontanei sia quelli stimolati, possono essere monitorati attraverso l'ecografia che ne segue l'evoluzione fino al momento dell'ovulazione incipiente o determina il periodo in cui indurla (nel caso del ciclo stimolato). L'esame rende così possibile diagnosticare la presenza o l'assenza dell'ovulazione e mirare i rapporti sessuali quando si prevede la fase ovulatoria. Le dimensioni, le caratteristiche morfologiche e lo spessore dell'endometrio permettono all'occhio esperto dello specialista di individuare l'ovulazione imminente. Il monitoraggio ecografico, inoltre, sta alla base di ogni procreazione assistita sia per verificare l'ovulazione sia per incrementare la possibilità della coppia di concepire. Il monitoraggio, normalmente, inizia dal 7° giorno del ciclo e prevede una serie di ecografie transvaginali eseguite a giorni alternati o, in alcuni casi, anche quotidianamente. Se il medico nota una mancanza di ovulazione può decidere di consigliare farmaci studiati per stimolare l'attività ovarica e la produzione di follicoli, inducendo così l'ovulazione. Questa tecnica può anche aumentare la possibilità di rimanere incinta in donne sofferenti di oligomennorrea e che, di conseguenza, hanno un'ovulazione sporadica. Non di rado, anche donne con un'ovulazione normale si vedono proporre dal proprio ginecologo il monitoraggio follicolare in concomitanza di una leggera stimolazione, sempre pensata per aumentare le possibilità di una gravidanza. Il monitoraggio ecografico può essere attuato o a vescica vuota per via transvaginale o a vescica piena per via transaddominale. Normalmente il primo metodo è il più seguito, anche perché consente una visualizzazione migliore di ovaie, follicoli ed endometrio. L'esame, in entrambi i casi, non è invasivo.
 
 
 
 

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