Lo svezzamento è una fase molto delicata per ogni bambino. Alcuni cibi possono risultare nocivi per bambini con sistema immunitario predisposto e con un'elevata percentuale di
famigliarità che deriva da pregresse allergie di mamma, papà, o fratellini.
Il bambino che sia presumibilmente predisposto a manifestare allergie alimentari e intolleranze, andrà svezzato con molta attenzione, senza dubbio maggiore, rispetto a quella di altri bambini, posticipando quanto più possibile, la delicata fase dello svezzamento. I cibi più a rischio sono in genere il latte vaccino, l'uovo, il pesce, il pomodoro, verdure come gli spinaci, frutti come pesche e fragole, ma per alcuni anche
la farina può costituire un vero pericolo dando luogo alla celiachia. Per questi motivi è meglio procedere per gradi, iniziando con cibi ben tollerati come farine di riso, biscotti senza glutine, pappe alla maizena e al mais e carni liofilizzate, più digeribili degli omogenizzati, mentre per la frutta meglio
iniziare con la mela e la pera. Successivamente si potranno introdurre nella dieta del piccolo altri cibi, procedendo con un cibo alla volta da aggiungere nell'arco di 15 giorni od anche più. I pediatri consigliano di iniziare lo svezzamento
dopo il quarto mese ma alcuni consigliano di posticiparlo anche oltre specie se si è
nel periodo estivo ed il caldo potrebbe favorire l'insorgenza di reazioni allergiche. Un po' di prudenza e qualche piccolo accorgimento sono sufficienti ad evitare problemi in ogni bambino. I consigli del pediatra e le attenzioni materne, saranno sufficienti a condurre uno svezzamento tranquillo esente da rischi.